L’ACCETTAZIONE CON BENEFICIO D’INVENTARIO

L’ACCETTAZIONE CON BENEFICIO D’INVENTARIO

L’ACCETTAZIONE CON BENEFICIO D’INVENTARIO 476 340 admin

Lo sapete no…se accetto l’eredità mi sostituisco alla persona del de cuius e ne acquisisco, patrimonialmente parlando, attivo e passivo….e proprio relativamente a quest’ultimo (il passivo), il mio patrimonio si fonde con quello ereditario e dei relativi debiti posso essere chiamato a risponderne, anche oltre il valore dell’attivo ereditato, col mio patrimonio personale…

In estrema sintesi, ricevo 50 di attivo, 100 di passivo = pago 50 di tasca mia….nn è un buon affare…

E siccome l’eredità l’accetto tutta o niente, a volte diventa difficile e/o pericoloso scegliere…

L’istituto dell’accettazione col beneficio d’inventario limita il pericolo: accettando col beneficio limito il rischio a quanto ho ricevuto…nn ci rimetterò mai del mio…

E’ chiaro che l’accettazione beneficiata è espressa ed atto formale (nn può essere “tacita” come può essere l’accettazione semplice).

La forma deve necessariamente essere quella dell’atto pubblico a pena di nullità ed è soggetta ad un doppio grado di pubblicità: inserzione nel registro delle successioni tenuto presso il tribunale del circondario in cui si è aperta la successione e trascrizione a cura del cancelliere presso l’ufficio dei pubblici registri immobiliari del luogo in cui si è aperta la successione.

Attenzione, la trascrizione va effettuata anche qualora nell’asse ereditario nn vi siano beni immobili, ma solo mobili. Si tratterebbe di una forma particolare di pubblicità che appare giustificata nn in relazione alla natura dei beni, ma dalla peculiarità degli atti.

Ma qual è l’organo legittimato a ricevere la dichiarazione beneficiata?

…. solo il notaio o il cancelliere del tribunale….ma nn qualunque notaio o cancelliere….ma solo quello del circondario in cui si è aperta la successione.

Benissimo: e dove è che si è aperta la successione? Dove risiedeva il de cuius? No cari….troppo facile….la successione si apre nel luogo dell’ultimo domicilio (che. lo sapete, è cosa diversa dalla residenza) de de cuius….

Per esempio, per capirci: il de cuius aveva la residenza a Roma, lavorava da due anni a Napoli, aveva un ufficio di proprietà a Venezia, ma è venuto a mancare nella clinica ospedaliera a Milano….qual è il notaio (o il cancelliere) competente a ricevere l’atto?….a voi la (nn facile) scelta….

E se per caso presento la dichiarazione beneficiata al pubblico ufficiale sbagliato (perché nn corrispondente a quello dell’ultimo domicilio, cioè di apertura della successione)?

Eh…possono essere guai….diverrai sì erede… perché hai accettato…ma erede puro e semplice….

Quindi attenzione….cominciate già a lavorare sui vs futuri de cuius….cominciate già ad individuarne il loro domicilio….che nn si sa mai….

M.