Il Trust è compatibile con l’Amministrazione di Sostegno?
Beh… se trust letteralmente significa “fiducia” mi viene da dire di si…
….ma cosa dite… giuridicamente mi sa che la cosa nn tiene…
allora… proviamo a ragionarci un po’ meglio…
Sappiamo che l’AdS è un istituito giuridico volto a tutelare gli interessi di persone affette da disabilità… psichiche e/o fisiche…
Bene… in questi casi il Tribunale può nominare un Amministratore di Sostegno, cioè un soggetto che provveda a curare gli interessi dell’amministrato….
E’ chiaro che l’AdS deve attenersi alle prescrizioni contenute nell’atto di nomina e dovrà render conto periodicamente al giudice tutelare…
Ma chi può essere l’Amministratore di Sostegno?
Preferibilmente un familiare, ma potrebbe essere nominato (se ritenuto confacente all’interesse del beneficiario) un professionista…
E in tutto questo, come direbbe Tonino, il trust che c’azzecca?
E c’azzecca… in presenza di patrimoni “complessi” il trust potrebbe rappresentare lo strumento ideale per evitare inefficienze o addirittura “paralisi” nella gestione, proprio a discapito dello stesso beneficiario dell’amministrazione di sostegno…
Provate a pensare ai casi in cui vi siano da gestire partecipazioni aziendali, immobili, attività finanziarie, opere d’arte…. e chi gli nominiamo amministratore di sostegno… Marchionne?
In tal caso, accanto alla figura dell’AdS potrebbe essere prevista la figura del trustee, che ha le capacità di gestire, in piena autonomia e con la massima professionalità il patrimonio, svincolato dall’impasse delle autorizzazioni (preventive) del giudice tutelare…
… l’amministratore di sostegno vigilerà sull’operato del trustee e ne darà conto al Giudice Tutelare, proprio in un’ottica di massima efficenza nella gestione globale degli interessi dell’amministrato.
La giurisprudenza di merito conferma che il connubio Trust+AdS c’ azzecca… (Trib. di Bologna, 23/09/2008; Trib. di Rimini, 21/04/2009; Tribunale di Genova, 14/03/2006; Tribunale di Roma, 26/19/2016)…
Stay Tuned
M.