L’AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO E….I CONTI SENZA L’OSTE

L’AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO E….I CONTI SENZA L’OSTE

L’AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO E….I CONTI SENZA L’OSTE 301 208 admin

L’amministrazione di sostegno (ADS)…

“La persona che, per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, può essere assistita da un amministratore di sostegno” (art. 404 c.c.).

Quindi è chiaro no? Nn solo per chi ha problemi “psichici”, ma pure per chi di problemi ne ha solo di “fisici”.

E allora eccoci qua: se uno nn ci capisce più tanto si va dal giudice e gli si chiede la nomina dell’amministratore… ma se invece quello, in realtà, ci capisce, mica è detto che l’amministratore lui lo voglia….

E’ quello che ci racconta una recentissima sentenza della Corte di Cassazione (sez. I. sent. 22602/17).

Un figlio chiede la nomina dell’amministratore di sostegno per il proprio padre….

I giudici dicono “nominiamo” ….i presupposti ci sono

….ma attenzione…il clima tra familiari nn è proprio dei più “distesi”…. allora nell’interesse dell’ amministrato, nominiamo un soggetto esterno….

Come si usa dire, però, se si fanno i conti senza l’oste…. si rischia di farli due volte…

Ed ecco che arriva puntuale l’oste…. il “beneficiario” che, guarda caso, mica è proprio d’accordo…. Ma chi la vuole l’amministrazione di sostegno…. io ci capisco… anche troppo…

Infatti, sembra nn ci sia neanche una carta che ne accerti l’incapacità… in più, dice lui… ho già pensato a tutto io… mi gestisco e mi faccio gestire con una serie di deleghe a moglie e familiari….

E allora la questione, primo grado, secondo grado…. pian pianino arriva fino a Roma, ai giudici della cassazione….

E i giudici dicono… signori, questo cià ragione….e scrivono:  “la finalità della misura è quella di proteggere le persone fragili, ovvero coloro che si trovano in difficoltà nel gestire le attività della vita quotidiana e i propri interessi o che addirittura si trovano nell’impossibilità di farlo. Detta tutela deve avvenire con la minore limitazione possibile della capacità e rispettare la sua autodeterminazione, quale valore fondamentale della persona umana”.

Già… prima di tutto rispettare la sua autodeterminazione….

E quindi, è chiaro che uno potrebbe rifiutare l’amministrazione proprio a causa della sua infermità, che magari gli impedisce di comprenderne la necessità…. ma in qualsiasi altro caso va data prevalenza alla libera determinazione della persona….

E allora niente ADS… i giudici devono tener presente prima di tutto di quello che dice lui, l’oste….e soprattutto del fatto che nello specifico, l’oste, si è già premurato di “autotutelarsi” da sé…. con un sistema di deleghe a moglie e parenti….

Signori… si chiama best interest… il “miglior interesse” del beneficiario… questo è l’obbiettivo primario…. e a volte può anche succedere che nn coincida col best interest dei parenti….

M.