BONIFICO TRA GENITORE E FIGLIO= DONAZIONE NON DICHIARATA

BONIFICO TRA GENITORE E FIGLIO= DONAZIONE NON DICHIARATA

BONIFICO TRA GENITORE E FIGLIO= DONAZIONE NON DICHIARATA 270 180 admin

Sempre più spesso mi sento chiedere che effetti può avere il classico bonifico da genitore a figlio, fatto in un’unica soluzione o ad intermittenza.

Spesso, addirittura, con la causale “regalo di papà” 🙂

Beh, gli effetti, tecnicamente parlando, possono essere molteplici.

Sotto un primo aspetto (civilistico) si tratta, evidentemente, di donazioni “potenzialmente nulle” e che, quindi, potrebbero essere rese tali in qualsiasi momento da chiunque vi abbia interesse.

Va ricordato, infatti, che la donazione deve rivestire la forma dell’atto pubblico a pena di nullità e, siccome l’azione di nullità è imprescrittibile, potrebbe essere fatta valere anche a distanza di molti anni.

Ecco allora che il figlio A che ha ricevuto con donazione l’appartamento che vale 100, potrebbe agire contro il figlio B che magari ha ricevuto 100 con bonifico: il primo atto è valido, il secondo può essere dichiarato nullo e, quindi, quei 100 ritornerebbero nell’asse ereditario per essere divisi.

Da altro punto di vista (fiscale), si tratta di donazioni non dichiarate, sulle quali potrebbe essere chiesto il pagamento dell’imposta nella misura massima (8%).

Infatti, tali trasferimenti patrimoniali potrebbero emergere nell’ambito di un controllo su redditi e patrimonio del donatario (cioè colui che la donazione l’ha ricevuta): in tal caso l’Agenzia delle Entrate fa riferimento ad una vecchia disposizione normativa (del 1990, mai sostituita ed aggiornata alle nuove disposizioni in materia di imposte di successione e donazione) che prevede il pagamento dell’imposta con l’aliquota più alta.

Quello che fa pensare è che verosimilmente presto assisteremo ad un aumento delle aliquote relative alle imposte di successione e donazione e che, quindi, quel brutto 8% di oggi, potrebbe domani diventare solamente un dolce e caro ricordo….